Veri e propri scrigni d’arte, questi luoghi assembleari e di culto, edificati e abbelliti a cavallo tra i secoli XVI e XVIII per volontà di confraternite, congregazioni e compagnie con fini devozionali e assistenziali, custodiscono importanti e preziose opere come la pala d’altare raffigurante la “Madonna del Rosario” all’interno dell’Oratorio del Rosario in San Domenico, o la “Natività” del Caravaggio nell’Oratorio di San Lorenzo tristemente nota per esser stata rubata nel 1969 e mai più ritrovata, nonchè i capolavori di Giacomo Serpotta, scultore palermitano che seppe plasmare magistralmente lo stucco trasformandolo in un tripudio di angeli, teatrini, allegorie e putti.
GLI ORATORI
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Da sapere…
L’oratorio di San Lorenzo fu costruito nella seconda metà del Cinquecento Michelangelo Merisi da Caravaggio dipinse la pala d’altare raffigurante la Natività con i santi Francesco e Lorenzo. Del 1699 è la decorazione a stucchi di Giacomo Serpotta con le statue delle Virtù e gli otto teatrini sulle pareti che raccontano le storie dei santi Francesco e Lorenzo.
Alla scoperta di una terra unica
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